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«Non chiederti che cosa può fare il tuo paese per te, ma chiediti che cosa puoi fare tu per il tuo paese»

martedì 26 febbraio 2008

Le nostre intenzioni, a scanso di equivoci.

Alcuni commenti di un precedente post hanno toccato un tema fondamentale: la partecipazione politica comunale e la sua "utilità".

Mi sembra opportuno evidenziare che noi del Comitato, pur nella nostra eterogeneità e pluralità "dottrinaria" e "idealogica" ( che lungi da considerare un handicap, sentiamo piuttosto come un patrimonio da cui attingere), condividiamo alcune concezioni basilari.
A proposito del tema di cui sopra, mi sento in obbligo di citare Tocqueville, il noto liberale francese del XIX secolo, studioso e teorico della democrazia, ed aristocratico di nascita.:

" è nel Comune che risiede la forza dei popoli liberi. Le istutuzioni comunali ( e provinciali N.d.C.) sono per la libertà quello che le scuole primarie sono per la scienza; esse la mettono alla portata del popolo, gliene fanno gustare l'uso pacifico, e l'abituano a servirsene. Senza istituzioni comunali, una nazione può darsi un governo libero, ma non possiede lo spirito della libertà. Passioni passeggere, interessi momentanei, circostanze fortuite possono darle le forme esteriori dell'indipendenza; ma il dispotismo ( Tocqueville aveva una concezione particolare del dispotismo moderno in seno ad un regime "apparentemente" democratico N.d.C) ricacciato all'interno del corpo sociale, riappare, presto o tardi, alla superficie."

(tratto da "La Democrazia in America", primo libro, a cura di N.Matteucci, Torino, pag.80)


Siamo convinti dell'importanza fondamentale delle libertà politiche locali. La decentralizzazione ha, fra i vari scopi, quello di avvicinare il più possibile il cittadino alla politica, e la politica al cittadino. Noi del Comitato siamo a favore di un'applicazione il più completa possibile del nuovo Titolo V della Costituzione. Come già Tocqueville, diamo non minore importanza al libero associazionismo, strumento della popolazione indispensabile per il raggiungimento di una concreta democrazia. Troviamo paradossale e grottesco che noi, cittadini liberi in regime democratico, dobbiamo quasi giustificare il nostro interesse per le sorti dell'Italia e del nostro piccolo paesello. La politica, oggi chiaramente di casta, dovrebbe essere gestita non solo in nome del popolo, per il popolo; ma, per quanto possibile, dal popolo stesso. Questo popolo siamo noi. Guardiamo con orrore, ed è ciò che abbiamo davanti agli occhi tutti i giorni, una situazione del genere:

"Vi sono certe nazioni europee in cui l'abitante si considera come una specie di colono, indifferente al diestino del luogo che abita. I più grandi cambiamenti si verificano nel suo paese senza il suo concorso; non sa nemmeno cosa, precisamente, sia avvenuto; lo sospetta, ha sentito raccontare l'avvenimento per caso; peggio ancora, la fortuna del suo villaggio, la polizia della sua strada, la sorte della sua chiesa e del suo presbiterio ( per quest'ultima andrebbe anche bene N.d.C.) non lo toccano affatto; pensa che tutto questo non lo riguardi assolutamente, che appartenga ad un potente straniero che si chiama governo. Quest'uomo, del resto, benchè abbia fatto un sacrificio così completo del suo libero arbitrio, non predilige, più di un altro, l'obbedienza. Si sottomette, è vero, al beneplacito di un funzionario; ma si compiace di sfidare la legge, come un nemico vinto, appena la forza si ritira. Così lo si vede incessantemente oscillare tra servitù e licenza."

(ibidem, pg 116.)

E' precisamente ciò contro cui combattiamo. Ci guardiamo intorno e non vediamo altro che apatici servi, che accettano le briciole che cadono dalla tavolta imbandita del politico/partito (solitamente corrotto) di turno. Siamo stufi: la nostra Costituzione, garantista, ci dà la possibilità di esercitare i diritti politici e civili, e abbiamo tutta l'intenzione di farlo. Vi invito ad unirvi a noi.

Valerio

domenica 24 febbraio 2008

Tutto gas e niente arrosto

Salve a tutti. In data 17 febbraio scorsa si è svolta, come annunciata, la manifestazione anti-turbogas, organizzato dall’omonimo comitato a cui hanno partecipato migliaia di cittadini delle zone limitrofe.
Ha raccolto indubbiamente un rinnovato successo, la vicinanza delle popolazione a questa eterna vicenda da diversi milioni di euro, sia di spesa che di successivi danni all’ambiente, si è fatta sentire più viva e attiva che mai. La protesta è partita con l’incontro in Piazza Roma ad Aprilia, dove già prima delle nove centinaia di persone si preparavano a sostenere un inopinabile diritto del cittadino, quello di scendere in piazza e manifestare… L’affare turbogas è chiaramente molto contorto: la paradossale necessità di tale centrale non è mai stata giustificata concretamente. Ad un primo approccio che si limiterebbe ad affrontare la sola questione energetica, appare già chiaro che in una regione dove si produce più energia di quanta se ne consuma, non ha senso costruire altre centrali di alcun genere.
Se poi volessimo affrontare in modo più completo la questione, ci sarebbe da citare anche le grandi risorse richieste dalla centrale stessa per funzionare a regime: grandissime quantità di gas per produrre energia, una portata d’acqua esagerata per garantire il ciclo di raffreddamento. Ma queste risorse da dove vengono prese? Facile la risposta…il gas continuiamo a importarlo dalla madre Russia, mentre le grandi cubature d’acqua vengono private, come chiara conseguenza, a tutte le attività agricole della zona le quali subiranno questo come primo direttissimo danno, e si sa che nei periodi estivi vi è un calo generale delle risorse, a priori disponibili. Secondo danno diretto saranno le emissioni di monossidi di carbonio e azoto, fautori dei più alti livelli di inquinamento soprattutto nel nord italia, dove l’incidenza di tumori schizza a livelli INAMMISSIBILI per il cittadino…. Per ogni approfondimento consiglio di visitare il sito www.noturbogasaprilia.it/.
Continuando con il resoconto della manifestazione, segnalo anche la presenza di un banchetto di raccolta firme per lo stop al progetto di costruzione del cosiddetto corridoio tirrenico, un autostrada vera e propria che collegherebbe Roma con latina, comportando anche il pagamento del pedaggio per ben determinate tratte e che implicherebbe lo stravolgimento del territorio pontino, a discapito delle numerose attività agricole e dell’ambiente in generale. Pare assurda la necessità di tirar fuori dal cilindro questo mega progetto di costruzione, con costi altissimi di attuazione, non ha alcun senso. Con spese minori, si dovrebbe pensare alla messa in sicurezza della pontina, rifacendo il manto stradale, aumentando le corsie e disponendo una adeguata illuminazione, altro che far pagare alla gente tasse per il pedaggio.
Concludendo, invito tutti a partecipare alle future manifestazioni e sempre e dico sempre informarvi circa tali grandi progetti sulla rete, senza farvi abbindolare dagli starnazzi che troppo spesso sentiamo sulle grandi reti nazionali. Buona serata.
Lorenzo.

domenica 17 febbraio 2008

Vota Antonio...se si candida...

cari amici, questo post forse non è pienamente inerente con quello che noi facciamo, però non so perchè ma mi sento di dirlo e scriverlo in modo da poter conoscere i vostri pareri. Siamo prossimi alle elezioni, comunali e politiche....la situazione è sempre la stessa? no, se volete molto peggio; guardando in giro vedi cartelli pubblicitari con volti di persone che lanciano sorrisi, slogan, ogni tipo di promessa. Ma questa gente chi è? Ma queste persone oltre ai loro familiari li conosce qualcuno? Forse li conosciamo perchè sono persone che comunque si sono fatte notare per le loro attività lavorative, per le loro cariche all'interno delle istituzioni, per un motivo o per un altro...ma queste persone che capacità hanno??? No scusate se sono retorico ma questa cosa mi da ai nervi, io voglio sapere che preparazione hanno alle spalle questi signori/e...mi spiego è vero che a livello nazionale abbiamo esempi assurdi (vedi ministero giustizia, minitero per la famiglia il cui ministro è un single....) però mi chiedo ma la gente che studia per fare politica perchè continua a perdere tempo?? La gente che studia per essere un tecnico perchè continua a fare sacrifici??Ma dov'è la meritocrazia in tutto ciò? Scusate se sono eccessivamente polemico ma io mi sono stancato di farmi comandare da persone che non hanno nemmeno finito gli studi, da persone che non sanno nulla di politica, di cultura ma solo perchè sono "famosi" , solo perchè hanno le note " conoscenze" allora si sentono in diritto di poter ricoprire una carica politica...per favore basta! Non ce la facciamo più di essere strumento del passatempo di queste persone...Diamo alla gente capace , alla gente che merita il ruolo che deve avere...usciamo da questa stupida mentalità paesana, direi contadina! Io non metto in dubbio le capacità a livello sociale di queste persone , saranno bravissimi oratori, buoni motivatori, ottimi canta storie, ma la politica è un altra cosa...guidare un paese è diverso, richiede delle capacità che non si acquisiscono per strada signori miei. Ricordiamoci la figura del principe di Machiavelli, chi comanda deve essere una persona al di sopra di tutti non uno qualsiasi, no il primo politicante che si presenta. Cosa possiamo sperare da questo paese se chi lo governa non sono persone qualificate ma solo elementi nati dal nulla...che si svegliano una mattina e dicono quasi quasi mi candido.....ma per favore...diamo spazio alle persone che faticano per avere certe conoscenze! Mi sento offeso prima come studente, secondo come cittadino..ma questo è un male tutto italiano...purtroppo!

Simone.

martedì 12 febbraio 2008

Manifestazione domenica 17/02/08

come già scritto il comitato prenderà parte alla manifestazione ad Aprilia per il no alla turbogas che si terrà la mattina di domenica 17, chi vuole prenderne parte ci faccia sapere o ci mandi un e-mail al nostro indirizzo! chiunque voglia proporre qualche striscione o qualche slogan sono ben accetti...fateci sapere. ciaooooo

simone

venerdì 8 febbraio 2008

Patti chiari...

Buonasera, sempre più numerosi lettori!!

Per una volta non sono quì per annunciare alla porta nuove problematiche della nostra cittadina, bensì, alla luce della recente crescita di partecipazione alla nostra attività, da parte di coetani e concittadini altrettanto motivati, abbiamo ritenuto necessario rimembrare in sintetici punti, quelli che sono i motivi che hanno dominato la necessità, non solo nostra, di diffondere a macchia d'olio quella sensibilizzazione popolare nei confronti dei disagi locali.

1- Affrontare con obiettività e cognizione di causa i più evidenti segni del degrado urbano, cercandone una risoluzione in accordo con un concreto impegno e collaborazione della cittadinanza e delle autorità vigenti.
( sistuazione stazione, questione rifiuti, condizione manto stradale ect)

2- Sensibilizzare gli abitanti del luogo, circa l'operatività di gruppi che si occupano di dar loro libera voce, a fronte degli aspetti negativi che possano riscontrare ogniqualvolta.

3- Partecipare attivamente, nei limiti della individuale disponibilità, a convegni, consigli comunali e manifestazioni, dove si discute delle scelte da effettuare sul territorio, riguardanti gli ambiti più rilevanti, come l'affare rifiuti, la produzione energetica, la connettività, mettendo in risalto le eventuali esigenze di un popolo, anche di giovani, che vanno a collidere con l'inadeguatezza dell'operato dell'amministrazione locale.


Lorenzo

Scambio d'idee

Come si dice, l'unione fa la forza!!! Bene allora non resta che provarci a questo punto...e così il giorno 8/02/08 abbiamo accettato volentieri l'invito del presidente dell'associazione Insieme per Lavinio il dr. Sergio Franchi e abbiamo assistito ad una loro riunione. L'associazione è agli inizi però ricca di buone idee e ottimi propositi, composta da gente preparata e che sa il fatto suo! L'impressione è stata molto buona, naturalmente noi ci siamo ripromessi di collaboare qual'ora ci sia un progetto che ci possa interessare di qualunque genere: dalle azioni ricreative a interventi sul luogo. Abbiamo esposto i nostri obbiettivi e parlato di come nasce il nostro gruppo e come viene gestito, invitando chi conoscesse altri ragazzi a prenderne parte! Ringrazio inoltre il presidente dell'associazione "la Vela", che ci ha invitato ad un incontro (speriamo si possa fare appena possibile) e l'associazione "Lavinio Litora" che ci ha contattato offrendoci una collaborazione! Speriamo che lavorando insieme qualcosa di buono riesca ad uscire fuori.

Simone

sabato 2 febbraio 2008

Favorisca guanti e mascherina

entrata parco acquatico...obbligo la mascherina....




e ora pubblicità!!!
discarica a cielo aperto : un tuffo nel verde...




nel degrado totale....
il parchetto.....

davanti al parco acquatico..



via machiavelli, scuola materna ed elementare C.Collodi

Salve naviganti,
Siamo tutti a conoscenza, grazie agli organi d’informazione, della terribile situazione in cui versa Napoli e la regione Campania nel suo complesso. Il “problema rifiuti” da mesi è tornato ad essere vivace argomento di discussione. Ci è apparso quindi logico documentare la situazione locale ai fini di mettere in evidenza quanto anche noi siamo distanti dal poterci ritenere sereni e tranquilli nell’ambito di tale “questione”. E’ bastato farsi un giro nei pressi di Lavinio, in particolare di Lavinio stazione e dintorni, per imbattersi in una situazione “rifiuti” davvero desolante e imbarazzante, che richiama ad un minimo di civiltà i residenti (certa gente, a quanto pare, non conosce le regole minime del vivere sociale) e ad un minimo di attenzione e responsabilità il comune. Le foto si commentano da sole: scene da discarica ovunque nel raggio di pochi chilometri quadrati e, soprattutto, di fronte ad una scuola materna ed elementare! Un toccasana per l’educazione dei futuri cittadini. Colpisce molto anche il completo abbandono a cui sembrano essere soggetti i contenitori per la raccolta differenziata. Più volte (e lo dico da contribuente irritato)sono stato costretto a farmi strada tra cumuli di sporcizia per aver la possibilità di gettare la differenziata negli appositi secchi (quasi sempre strapieni, tra l’altro). In effetti, la vera funzione dei bidoni per il riciclaggio sembra essere quello di fornire superficie utile per l’affissione di manifesti. Non ci si aspetta più, ormai, che i privati (gli stessi che buttano materassi, divani e frigoriferi dove capita, invece di portarli in discarica o di farseli ritirare a casa per una manciata di euro) abbiano cura di lasciare “almeno” scoperta la descrizione del tipo di materiale (se vetro, alluminio, plastica, carta ecc.) a cui è destinato il contenitore (data la bizzarra variabilità dell’abbinamento colore-materiale nel tempo, come potete notare nelle ultime foto), tuttavia quando è lo stesso comune (mi è capitato qualche mese fa) a pubblicizzare eventi tappezzando i contenitori, devo dire che l’irritazione cresce esponenzialmente.
In conclusione, dico mestamente rivolto tanto alle autorità competenti quanto agli stessi miei concittadini che il pessimo esempio “Napoli” ci urla che è ora di assumersi le proprie responsabilità.
Un saluto.

Valerio
P.S. Un ringraziamento a Paolo per il “supporto tecnico”